Architecture

Rino Tami

Fattoria agricola

1944–1951

Durante la seconda guerra mondiale, per potenziare la produzione locale, anche in seguito alla chiusura delle frontiere, in Ticino venivano avviati su ampia scala progetti di bonifica di terreni malsani da convertire ad uso agricolo. Dal 1939, con diversi articoli sulla “Rivista tecnica”, Cino Chiesa denunciava le condizioni abitative insalubri degli agricoltori ticinesi e sollecitava un rinnovamento edilizio come indispensabile premessa al rilancio del settore. Nel dicembre del 1943, l’Ufficio cantonale delle bonifiche fondiarie bandiva un concorso per scegliere gli architetti cui affidare la progettazione di nuove masserie nelle aree bonificate.

Rino Tami era tra i partecipanti e veniva selezionato. Nell’agosto del 1944 gli era quindi affidato l’incarico di progettare tutti gli edifici necessari alla nuova azienda agricola che Giacomo Frieden, proprietario della fabbrica delle pietre fini di Balerna, avrebbe realizzato sui suoi terreni di Novazzano. La proprietà Frieden aveva una dimensione di circa 230 000 metri quadri. Alla bonifica delle zone umide il proprietario provvedeva senza l’intervento dello Stato, in cambio del finanziamento delle nuove edificazioni. Nell’ottobre del 1944, Rino Tami presentava il primo progetto per la costruzione della Masseria Frieden a Novazzano. Il lavoro si sarebbe protratto per diversi anni a causa delle lunghe procedure burocratiche. L’edificio progettato presenta un impianto a L e comprende una casa d’abitazione per due famiglie, stalla, fienile, silos, depositi, concimaie e rimesse.

Il progetto rimaneva fermo per un anno, mentre il signor Frieden, per mezzo di permute con i proprietari confinanti, si assicurava il possesso di una superficie incuneata nel terreno già di sua proprietà, giudicata idonea alla costruzione della masseria. Nell’autunno del 1945, Rino Tami adattava il progetto alla nuova localizzazione, quindi il proprietario avviava la richiesta di sussidi, che si risolveva positivamente nell’estate dell’anno successivo. Tra 1946 e 1947 lo studio Tami stendeva i progetti esecutivi. In primavera si aprivano le gare d’appalto e, nel 1948, il cantiere. Nell’impianto dell’edificio realizzato, le differenze con il progetto iniziale sono minime. Lo schema a L è composto dal braccio piú lungo con le stalle, i soprastanti fienili e i silos, e dal braccio dei depositi e dei servizi che porta in testata la casa colonica per due famiglie. La residenza è quindi opportunamente separata dalle stalle, pur restando loro collegata da un passaggio coperto. Il braccio piú lungo, e dalla volumetria maggiore, è quello delle stalle, dove in ordinata sequenza trovano spazio tutte le funzioni legate all’allevamento dei bovini. Nella masseria di Novazzano sono elaborati i temi dell’architettura di derivazione rurale che caratterizzano l’opera di Tami negli anni Quaranta.

Fattoria agricola
Fattoria agricola
Fattoria agricola
Fattoria agricola
Fattoria agricola
Fattoria agricola
Fattoria agricola
Fattoria agricola
Fattoria agricola
45°50'18.8"N 8°59'22.3"E

Lieu: Novazzano, Switzerland
Type: Ferme, Maison

Collaborator: Carlo Tami
Text: Opera Completa
Photography: Das Werk


Publié: Avril 2023
Catégorie: Architecture